Il modello di abbonamento Ad-Free di Meta viola le norme di concorrenza digitale UE

Il modello di abbonamento Ad-Free di Meta viola le norme di concorrenza digitale UE

Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha introdotto una nuova opzione di abbonamento a pagamento per evitare gli annunci pubblicitari sulle sue piattaforme in Europa. Questa mossa è stata fatta per conformarsi alle nuove normative europee, in particolare al Digital Services Act (DSA), che entra in vigore il 1 gennaio 2024. Le nuove regole limitano la possibilità delle piattaforme di servire annunci personalizzati senza il consenso degli utenti​ (Search Engine Land)​​ (Facebook)​.

Dettagli dell'Abbonamento

Gli utenti europei possono scegliere tra continuare a utilizzare i servizi gratuitamente con annunci personalizzati o pagare un abbonamento per rimuovere gli annunci. Il costo dell'abbonamento è di €9,99 al mese per l'accesso tramite web e €12,99 al mese per l'accesso tramite app mobile, a causa delle commissioni applicate da Apple e Google per gli acquisti in-app. L'abbonamento coprirà tutti gli account collegati nel Centro Account di Meta fino al 1 marzo 2024, dopodiché verrà applicata una tariffa aggiuntiva per ogni account aggiuntivo​ (Facebook)​​ (Evening Standard)​.

Critiche e Impatti

Questo modello di abbonamento ha suscitato critiche e preoccupazioni in merito alla concorrenza e alla privacy. Alcuni sostengono che costringere gli utenti a scegliere tra pagare per un'esperienza senza pubblicità o accettare il tracciamento per la pubblicità personalizzata non offra un vero consenso libero. Le autorità di protezione dei dati in Europa stanno esaminando se questo approccio sia conforme alle normative sulla privacy del GDPR, che richiedono che il consenso sia dato liberamente e non in cambio di un servizio​ (Search Engine Land)​​ (Facebook)​.

Reazione di Meta

Meta ha difeso la sua decisione affermando che il modello di abbonamento è un modo legittimo per ottenere il consenso per la pubblicità personalizzata, come riconosciuto dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. La società sostiene che un internet supportato dalla pubblicità permette l'accesso gratuito ai servizi digitali e sostiene le piccole imprese che dipendono dalla pubblicità per raggiungere i clienti​ (Facebook)​.

In sintesi, mentre Meta cerca di adattarsi alle nuove normative europee offrendo un'opzione di abbonamento a pagamento, resta da vedere come le autorità e gli utenti reagiranno a questo modello di "pagare o essere tracciati" e quali saranno le implicazioni a lungo termine per la concorrenza digitale e la privacy degli utenti in Europa.